Progetto L’Ultima Foresta Incantata

Progetto L’Ultima Foresta Incantata

La Riserva Naturale Orientata Bosco Pantano di Policoro è la testimonianza di quella che fu una delle formazioni planiziali forestali più interessanti dell’Italia meridionale. Ad oggi, il problema della conservazione dei boschi planiziali è ormai noto, di fatti questi hanno subito nel tempo consistenti manomissioni o impoverimenti, capaci di generare una loro riduzione o addirittura scomparsa. La sopravvivenza di questo interessante nucleo relitto appare tuttora minacciata da una serie di fattori negativi, che nel complesso sottolineano un oggettivo stato di isolamento del biotopo.

Il progetto ha quindi come finalità principale la tutela e salvaguardia del bosco igrofilo, inserito in un contesto vegetazionale eterogeneo ed influenzato al contempo dagli effetti dell’antropizzazione.

Ad oggi, i pochi nuclei con specie igrofile risultano essere caratterizzati da un diverso grado di deperimento che potrebbe rappresentare un grave rischio per gli habitat e per la biodiversità del sito stesso.

Il progetto, al fine di recuperare il bosco planiziale, interverrà con:


  • Lo studio, il censimento ed il monitoraggio di tutte le aree con presenzadi specie igrofile minacciate, con particolare riferimento alla farnia (Quercus Robur L.) che risulta la specie più sensibile: tale indagine rappresenta il tassello fondamentale per comprendere le dinamiche evolutive ed involutive delle cenosi vegetali;
  • La realizzazione di piccoli interventi idraulico-forestali per cercare di migliorare le condizioni idriche ideali allo sviluppo del bosco igrofilo;
  • L’ esecuzione di interventi di rinaturalizzazione nelle aree con presenza di specie esotiche;
  • La realizzazione di un vivaio che consentirà di allevare le specie igrofile considerate prioritarie o a rischio di estinzione: aspetto estremamente importante se si considera la possibilità di effettuare gli interventi di ricostituzione utilizzando ecotipi locali con un più alto grado di adattabilità alle condizioni ambientali circostanti;
  • La realizzazione di un orto botanico che consentirà di ricreare le fisionomie vegetali principali da utilizzare a scopo didattico e turistico, con grande impatto economico – sociale;
  • La messa in campo di azioni finalizzate alla divulgazione di informazioni ed alla formazione di figure competenti, destinate alla comunità locale.